sabato 8 maggio 2010

Quando si accende la speranza

Quando si accende la speranza Ci sono giorni migliori di altri. Giorni in cui tutto mi sembra solo un brutto sogno. Le sue risposte alle mie domande hanno un senso compiuto, sono ancorate a fatti reali. I suoi ricordi, vicini e lontani, sono del tutto coerenti con la sua vita. In quei giorni la speranza riemerge dal suo limbo e, anche se per breve tempo, torna ad animare il mio spirito.
Dentro di me so benissimo che tutto ciò non è reale, che si tratta solo di una delle tante fasi di questo tremendo incubo, ma il mio inconscio non si vuole arrendere e si ancòra ad ogni piccolo, flebile, inconsistente rivolo di speranza.

martedì 4 maggio 2010

A quando una cura per l'alzheimer

A quando una cura per l'alzheimer La ricerca fa passi in avanti, non passa giorno che non si legga su qualche report che è stata fatta una qualche scoperta rilevante, che vengono sperimentate nuove terapie, che si possa essere prossimi ad una qualche scoperta utile a gestire o prevenire questa tremenda peste. Ed allora a quando una cura per l'alzheimer?
Difficile dare risposta. Come sempre quando ci addentriamo nella ricerca bisogna farlo con i piedi di piombo, troppi gli interessi in gioco e troppe le false speranze che questi alimentano.

lunedì 26 aprile 2010

Rico ci ha lasciati

Rico ci ha lasciati Rico è il gatto qui nella foto. Oggi, dopo 16 anni di convivenza, ci ha lasciati. Inutile dire che c'è molta tristezza in tutti noi. Era diventato, nel tempo, da quando nel '94 è arrivato, un compagno inseparabile.
Sembra impossibile come la scomparsa di un piccolo animale domestico possa lasciare tanto vuoto, ma dopo averci convissuto per così tanto tempo, ed avendo le doti di simpatia, dolcezza ed affetto che lui dimostrava giorno dopo giorno, non è affatto esagerata questa tristezza. Un suo miagolio, una sua strusciatina alle gambe ti ricordava che lui c'era, che era uno di noi, che comunque non eri solo.

Mia mamma malata di alzheimer

Mia mamma malata di alzheimer
Sono circa tre anni che so che anche mia mamma è stata colpita dall'alzheimer.
La conferma è arrivata con una PET che ha messo nero su bianco quelli che erano i sospetti del neurologo.
Io, inconsciamente, lo sapevo di già.
Erano tanti i segnali che me ne parlavano ed avendo già vissuto l'esperienza con mio padre certi "segni" erano inequivocabili.
Cerchi però di attaccarti sempre a qualcosa di positivo...
Ti ripeti che no, probabilmente c'è qualche altra spiegazione ai suoi comportamenti.
Un lunedì di giugno del 2007 però il medico ha dato conferma ai miei timori.

venerdì 23 aprile 2010

Nuova procedura richiesta invalidità

Nuova procedura richiesta invalidità Dal 1° gennaio 2010 sono variate le modalità di richiesta dell'invalidità civile.
La richiesta adesso va fatta in due fasi, nella prima il medico curante, attraverso un'abilitazione acquisita, si occupa di redigere e trasmettere online la certificazione e la domanda consegnandocene una copia cartacea.
Ovviamente il ritardo con cui tutto questo è stato attivato, nessuno era pronto il 1° gennaio, ha fatto calare la richiesta di pensioni d'invalidità nei primi due mesi dell'anno. Fatto questo che ha provocato la notizia-sensazione che erano drasticamente diminuite le richieste d'invalidità!
Cosa ovviamente non vera, o meglio, vera ma solo perchè la possibilità di attivare la richiesta era limitata a pochi medici abilitati. 

Niente di nuovo sotto il sole, le solite non-notizie a cui tanto ci piace attaccarci!

Nella seconda fase, dopo questo primo passaggio eseguito dal medico curante, con la nostra copia cartacea possiamo andare preferibilmente ad un patronato che si occuperà dell'inoltro telematico della pratica consegnandoci un documento che riporterà il numero della nostra pratica.

Perchè "alzheimer lo sguardo nel vuoto"

Perchè "alzheimer lo sguardo nel vuoto" Ciao a tutti coloro che avranno la pazienza di leggermi.
Ho iniziato a conoscere questa bastarda 13 anni fa, era il 1997, quando mio padre, allora cinquantacinquenne, ne fu colpito.
La sua agonia è durata 4 anni, non tanti, a causa della particolare aggressività e della sua giovane età, ma sufficienti a gettare nel dramma ed a sconvolgere per sempre la vita mia e di mia madre.
In quel lasso di tempo abbiamo avuto modo di conoscere a fondo tutti gli aspetti di una tragedia che colpisce decine di migliaia di famiglie nella pressochè più assoluta indifferenza sociale.

Come dicevo la malattia è tremenda, ma a questo solo la scienza può trovarvi rimedio, ma quello che è veramente ancora più tremendo è il modo in cui la famiglia viene lasciata in balia di se stessa da parte delle istituzioni.